Il Faro sambenedettese rappresenta la seconda torre segnaletica luminosa più antica d’Italia. Alla fine degli anni ‘40 si avvertì l’esigenza di dotare la città di un faro che potesse garantire un riferimento sicuro e che fosse percettibile ad una certa distanza.
Tra il 1948 e il 1950, ad opera del Genio Civile, venne costruito questo Faro. Entrato in funzione ufficialmente nel 1957, è il richiamo nell’oscurità ai naviganti per l’avvicinamento alla costa che, prima della sua costruzione, avevano come orientamento soltanto il suono delle campane del Duomo.
Questa torre, da più di sessant’anni, rappresenta il tradizionale punto di riferimento per marinai e turisti. Svetta tra gli oleandri e la famosa vegetazione palmizia di San Benedetto, che gli fa da cornice. Sentinella della città, ne viene apprezzata la potente portata luminosa e la posizione. Infatti, è insolito vedere un faro dentro la città. In genere si è abituati a vederlo fuori, a ridosso del mare. Invece, il Faro di San Benedetto del Tronto si trova appena all’interno rispetto al porto.
Il Faro oggi funziona in automatico grazie ad una fotocellula che lo aziona o lo spegne. Ma all’epoca della sua costruzione, il meccanismo avveniva manualmente tramite degli ingranaggi mossi da un peso motore che quotidianamente doveva essere ricaricato dal guardiano.
È una bianca torre cilindrica alta 31 metri. La casa a due piani che affianca la grande torre è ancora oggi la dimora dei guardiani del faro, che si tramandano il mestiere di generazione in generazione. Una scala a chiocciola con 150 scalini porta alla sommità della struttura dove c’è una terrazza.
Mozzafiato la splendida e rara veduta che si può osservare: ad est e a nord-est il mare e il porto, a sud la spiaggia e gli stabilimenti balneari e ad ovest il corso e l’intera città. Insomma, lo sguardo si apre a 360 gradi sul paesaggio circostante.
All’interno della “stanza di guardia” vi è collocata una lampada alogena ed un sistema di lenti rotanti che proiettano raggi di luce bianca fino a 32 miglia nautiche. Ben visibile, dunque, a distanza lungo le rotte del Mare Adriatico. Per questo motivo, il Faro di San Benedetto ha notevole rilevanza in quanto è il più importante e potente del tratto di costa che va da Ancona ad Ortona.
Nelle rare condizioni di nebbia, si aziona anche il nautofono, un segnale acustico che invia il suono ogni 30 secondi. E nel sentire il suo cadenzato suono, è affascinante vedere le luci del Faro girare ed illuminare lo specchio d’acqua del mare, soprattutto all’imbrunire.