Il palazzo dei Capitani venne eretto nella seconda metà del XIII secolo in un momento di particolare splendore della città. Per la sua costruzione si preferì utilizzare ed unire due edifici risalenti al secolo precedente.
Fu inizialmente la sede del Capitano del Popolo (da qui il nome); nel XV secolo divenne invece sede del Consiglio degli Anziani e successivamente vi dimorarono i Governatori, i Legati, i Commissari pontifici ed i prefetti del Regno d’Italia.
L’attuale facciata, che affaccia su piazza del Popolo, non è quella originaria, ma è il frutto di un restauro resosi necessario in seguito ad un incendio che distrusse gran parte del palazzo nel 1535. Il rogo venne fatto appiccare il 25 dicembre di quell’anno, dall’allora governatore della città, per snidare alcuni nobili rivoltosi che si erano rifugiati nel palazzo.
La facciata posteriore del Palazzo dei Capitani riuscì a salvarsi dal rogo ed ancora oggi la possiamo ammirare così come venne progettata e realizzata nel 1520 dal maestro Cola d’Amatrice. E’ possibile osservarla spostandosi in via del Trivio. Interamente in travertino, al piano strada sono presenti grandi portali in bugnato; al primo ordine sono presenti 6 finestre semplici e al secondo ordine altre 6 finestre impreziosite da un elegante timpano.
All’interno del Palazzo dei Capitani non bisogna perdersi l’elegante cortile rinascimentale a due ordini e l’ampio scalone progettati nel 1549-51 da Camillo Merli.